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Gruppo 12: "Il Confronto"

 

Di Irene Provenziani e Veronica Chiavelli

 

 

L'Arte, così magica, sperimentale, intuitiva, logica e priva di razionalità agisce sulle nostre menti creando simulacri di sensazioni e percezioni.

Siamo uomini, siamo individui sognanti, viaggiatori su navi che salpano oltremare. Siamo turisti di una società in continua mutazione ed evoluzione. La storia ha colorato i Monumenti, i Siti Archeologici, le gesta degli Imperatori, le vittorie e sconfitte di popoli e regni, eppure in questo insieme di fatti l'Arte diviene l'artificio e lo specchio di avvenimenti che hanno costituito il nostro Patrimonio Storico – Culturale.

All'interno del Museo Civico della Seconda Legione Partica di  Albano Laziale in Provincia di Roma, dedicato alla “Legio II Parthica”, una delle Legioni create sotto l’Impero dei Severi e più precisamente dallo stesso Settimio Severo, per combattere il bellicoso popolo dei Parti, il Gruppo 12 si propone con una mostra temporanea dal carattere innovativo, in cui si sceglie di creare un dialogo tra le opere già preesistenti all'interno dello spazio espositivo, con le loro. Infatti, il titolo della mostra è “Il Confronto”, ovvero far interagire l'Arte Contemporanea con la Storia, in particolare modo con la Storia Romana. Il Museo nel mostrarci sia una fedele ricostruzione delle armature della Legione sia la Castra Albana e i suoi monumenti, fa interagire senza alcun limite interpretativo o linee guida, i beni esposti con le opere più coeve appartenenti al “Gruppo 12”.

Tutto è legato all'ingegno, alla creatività, alla fantasia e alle sensazioni. È puro dialogo tra Anima e Poesia. Cosa c'è di più profondo di una esperienza estetica nell'osservare le opere?

Uno sguardo diretto nel mondo dell'inconscio, dell'astratto ma pur sempre legato alla sorpresa, al nascosto dietro il quale vi è un codice da decifrare, una strategia da adottare e una foto che ha congelato in sé quell'attimo irripetibile che ci dona la vita. Ci si ispira ad Ovidio, alla tecnologia, al dato reale, al fuoco, alle tessere musive di età romana, ad ogni memoria e ricordo.

L'Arte di fatto è rappresentazione e quella proposta dagli Artisti diviene pura sedimentazione di immagini, groviglio di segni, forme fissate su un pannello o a terra,  che discorrono tra loro come fossero legati da un Archetipo comune, che può essere la ricerca dell'Io, la consapevolezza dell'essere, il senso del trascorso e dunque il passar del tempo.

Ed ecco che ci troviamo di fronte alle emozioni e ci lasciamo trasportare all'interno di un vortice carico di colori, suoni, significati,  nulla è ambiguo, tutto sta nel divenire e con esso si accresce la propria “Esperienza Estetica,” quel dato che apprendiamo in modo inconscio ma che comunque fa parte del nostro abitare e essere nel mondo.

 

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